lunedì 26 settembre 2011

Melfi - Ebolitana 1-0

Melfi 4-3-3: Scuffia 7, Spirito 7, Gennari 7, Moretto 6,5, Russo R 6,5, Muratore 6,5, (dal 49' st Franchino), Scarsella 7, Viola 6, Ambrogetti 6, (dal 9' st Russo G 6), Lionetti 6, (dal 22' st Spagna 6), Tirelli 7. A disp.: Della Luna, Dermaku, Giunta, Simeri. All. Rodolfi
Ebolitana 4-4-2: Nicastro 6,5, Venneri 5,5, (dal 25' st Corsino) Servi 6, De Pascale 6, Gerolino 5,5, (dal 45' st Capasso), Esposito 5,5, Toscano 5,5, Sekkoum, 5,5, (dal 37' st Colella) Izzo 5,5, Broso 5,5, D’ancona 5,5. A. Disp.: Zotti, Angiò, Giudice, Liquori. All. Giacomarro
Arbitro: Zappatore di Taranto
Assistenti: Bevere, Quitadamo
Reti: 2' pt Tirelli
Espulsi: Nessuno
Ammoniti: Scuffia, Viola, Russo G, Venneri, De Pascale,
Angoli 10 a 5 per l’Ebolitana
Recupero: 2 minuti primo tempo, 7 minuti secondo tempo
Spettatori 1.000 circa
Osservato un minuto di raccoglimento per la morte dei tre militari italiani.

Antonio Marra
Parte male l'avventura di Mimmo Giacomarro sulla panchina dell'Ebolitana. Perde 1-0 a Melfi e conferma che il lavoro da fare sul cammino della salvezza è assai lungo. La formazione campana, pecca nei metri finali, complice anche la perfetta prestazione del pacchetto arretrato lucano che specie al centro non concede spazi. Alla fine l’Ebolitana tiene il pallino del gioco, il possesso palla, ma raramente si rende davvero pericolosa. Il tecnico siciliano propone un classico 4-4-2, con i due giovani Broso e D’Ancona in avanti nel contesto di un undici che prevede sette senatori. Sull’altro fronte Rodolfi ripresenta il 4-3-3, con Lionetti punta centrale, Tirelli e Ambrogetti sugli esterni, Muratore, Viola e Scarsella sulla linea mediana, Gennari e Moretto centrali difensivi, con Spirito a destra e Roberto Russo, al debutto, a sinistra. Nemmeno il tempo di assestarsi, che il Melfi al primo affondo passa. Splendida azione corale che nasce dal pressing alto di Muratore, palla ad Ambrogetti sulla destra che di prima intenzione imbecca Tirelli. Sinistro al volo che non lascia scampo a Nicastro. Davvero un gran gol. Sono passati appena due minuti e sembra l’inizio di una gara in discesa per i gialloverdi. Niente di più errato. Il gol rapido, psicologicamente, frena il Melfi che arretra vistosamente con il passare dei minuti, lasciando campo e spazio alla manovra dell’Ebolitana. Rare le opportunità per i padroni di casa che non sfruttano a dovere le ripartenze. Gennari di testa manda a lato dopo un angolo, mentre ancora un azione corale, molto ficcante, nata questa volta sulla corsia mancina, non si conclude positivamente per l’intervento scomposto di Roberto Russo che manda sul fondo. Per l’Ebolitana da registrare i tiri fuori di Broso e dell’ex Izzo desideroso di farsi rimpiangere. Il primo tempo si chiude con il Melfi in vantaggio. Ad inizio ripresa ci prova subito D’Ancona, conclusione che non crea problemi all’attento Scuffia. Al 9°, Rodolfi effettua il primo cambio. Fuori Giorgio Russo e dentro Ambrogetti. Poco dopo fuori anche Lionetti e dentro Spagna. L’intento è quello di cercare di sfruttare il contropiede. Il problema è che il Melfi non riesce a tenere palla avanti, la squadra non sale e resta troppo pericolosamente arroccata all’indietro. La pressione dell’Ebolitana aumenta con il passare dei minuti. Scuffia si deve ergere a protagonista. Il portierone gialloverde sbroglia più di qualche situazione intricata in uscita e poi al 19° compie un miracolo sulla conclusione ravvicinata di Broso. La mancanza di gente esperta capace di congelare il match, si fa terribilmente sentire nelle fila del Melfi. Il pallone sembra scottare tra i piedi dei giovani gialloverdi. Di contro però c’è cuore e gamba e l’argine predisposto davanti a Scuffia regge. Anzi al 43° è Spagna che ha sui piedi la palla per chiudere l’incontro. Sul primo tentativo ribatte Nicastro, sul secondo, l’ex Chievo conclude anziché servire il liberissimo Tirelli. Sfumato il raddoppio, si deve soffrire fino all’ultimo istante. Il signor Zappatore di Taranto concede 5 minuti di recupero, che diventano sette per l’infortunio di Muratore, sostituto da Franchino. Alla fine il triplice fischio arriva.

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