Tifoseria

Parlare del tifo organizzato  ad Eboli vuol dire innanzitutto fare riferimento alla nascita del Nucleo Sconvolti Ultrà Eboli, abbreviato in (NSUE) nel 1984. Nonostante le categorie non certo di primo livello per l’epoca, con l’Ebolitana che era solita veleggiare in serie D, o più spesso in eccellenza o promozione, la vecchia curva del Massajoli è sempre stata animata da questo storico gruppo e le trasferte erano sempre numerose, con i famosi due o tre pullman sempre pieni ad ogni partita fuori casa.
Sul finire degli anni ’80 poi fu siglato il primo gemellaggio ufficiale, con gli ultras del Savoia di Torre Annunziata, seguito pochissimi anni dopo da un altro storico gemellaggio, con l’Audace Cerignola. Da segnalare inoltre lo splendido rapporto instaurato tra la tifoseria eburina con il campione brasiliano Josè Guimaraes Dirceu, che per due stagioni, dal 1989 al 1991 vestì la casacca biancazzurra, e fu autore di uno dei gol che gli ebolitani ricordano con maggiore soddisfazione, grazie a una magistrale punizione all’88°, contro quella che allora era la capolista del girone di serie D ossia la Juve Stabia (che poi vinse il campionato). 


Sciarpa del Nucleo Sconvolti Ultrà Eboli
Allo stesso tempo all’epoca nacquero già i primi scontri e dissidi con altre tifoserie, in particolare con Paganese, Scafatese, Sant’Antonio Abate e con la Juve Stabia stessa. In particolare con le “vespe” stabiesi i contatti tra le tifoserie iniziarono nel prepartita, per continuare durante e terminare alcune ore dopo il match.  In questo periodo c’è da segnalare la presenza in curva di altri piccoli gruppi di tifosi, sempre appartenenti al Nucleo, che si riconoscevano dietro propri striscioni, e dunque ricordiamo i vari Gruppo Basetta, Sbullonati, Morrison Group e Boys Eboli.

Nel corso degli anni ’90, dopo la vergognosa retrocessione in promozione dell’Ebolitana, la curva del Massajoli crebbe sempre di più, complici anche risultati decisamente migliori che riporteranno la squadra biancazzurra di nuovo in serie D, dopo la trionfale cavalcata del campionato 1995-96.

Logo del Collettivo Hobos
Altri disordini in questi anni si verificarono con l’Angri (durante una partita di coppa Italia), con il Potenza e con il Gragnano. Ritornata in serie D, e stabilizzatasi qualche anno in questa categoria, nel 1997 nacquero gli Eburi Fans e l’anno successivo nel 1998 il Collettivo Hobos, che si affiancarono al Nucleo, aggiungendo altro colore e collaborando ad alcune riuscitissime coreografie nella gloriosa curva del Massajoli (ricordiamo in particolare quelle con il sipario contro Sant’Anastasia e il copri curva “EBVRVM” contro la Casertana). 

In particolare, gli Hobos si notarono per il loro lunghissimo striscione di oltre 20 metri e gli Ebvri fans per il materiale molto curato, dalle bandiere, agli stendardi. Dal canto suo, il Nucleo continuò ad andare avanti e a produrre anch’esso materiale di prim’ordine, come le sciarpe a bande, la fanzine “Nucleo” che veniva sempre distribuita ad ogni partita casalinga, oltre ad una miriade di adesivi del gruppo e della squadra. Nella seconda parte degli anni ’90 sono da segnalare le trasferte di Cava dei Tirreni (con oltre 500 ebolitani tutti con le pettorine azzurre), a Caserta (dove nacque la rivalità anche con i casertani), oltre ai lunghissimi viaggi in Sicilia, dove al di là dei risultati più o meno positivi, la presenza degli ultras ebolitani non è mai mancata, e in questo periodo nacque anche un forte rispetto con la tifoseria dell’Akragas (Agrigento).

Nel periodo tra la fine degli anni ’90 e il 2000, ricordiamo la trasferta in quel di Angri in treno (i famosi 77 del treno per Angri!), lo spareggio per l’accesso in D disputato allo stadio Arechi di Salerno sempre contro l’Angri, con circa 2000 tifosi ebolitani sistemati in curva sud.
In questo decennio sono ugualmente da ricordare altri piccoli gruppi di ultras provenienti dai gruppi principali, ma che esponevano propri striscioni:  Gruppo Baruffa, Sing Sing e Sick Fans.

Brigata Ultras Eboli
Con la successiva promozione in serie D dopo il lungo cammino dei playoff, conclusosi con l’invasione biancazzurra in quel di Polla per la finale contro il Francavilla, nel 2001 l’Ebolitana abbandona il vecchio e glorioso stadio Massajoli, in favore del più nuovo e capiente stadio Dirceu. A fine settembre dello stesso anno, in corrispondenza del giorno dei SS. Cosma e Damiano (festività molto sentita in città), nacque un nuovo gruppo ultras, la Brigata Massajoli, che dopo pochi anni cambiò il nome in quello definitivo di Brigata Ultras Eboli

Da ricordare lo striscione del gruppo, il primo in pvc stampato, e gli stendardi del gruppo di vario tipo, ma anch’essi per la maggior parte tutti stampati. In questi primi anni del 2000 vanno ricordate le numerose presenze in trasferta, in particolare a Pagani, Ischia, Battipaglia, Matera, Melfi, Potenza. Nel campionato 2001/2002, da segnalare i derby con la Paganese, sempre ricchi di striscioni e cori di sfottò, oltre a quelli con la Battipagliese: uno in coppa Italia e gli altri, nelle due sfide  in campionato, dove gli scontri furono segnati da atti violenti, soprattutto allo stadio Dirceu nella partita del 2 dicembre 2001, con i reparti celere che dovettero intervenire con i lacrimogeni per evitare il peggio tra le due tifoserie.

La stagione successiva, dopo un esaltante Ebolitana-Angri, che vide la vittoria dell’Ebolitana sia in campo (per 1-0) che sugli spalti e fuori, il Nucleo 1984 decise di sciogliersi, dopo 18 anni di onorata attività. Gli esponenti del gruppo comunque restarono sempre vicino alla casacca biancazzurra, ma senza l’impegno di prima.  Purtroppo allo scioglimento del Nucleo corrispose anche la retrocessione dell’Ebolitana in Eccellenza, oltre ai famigerati fatti della gara Angri-Ebolitana. Questa, fu disputata sull'inidoneo campo di Sant’Anastasia, in seguito ai quali vi fu purtroppo un’altra ondata di diffidati e di svariati feriti. 

Dopo un interlocutorio campionato di Eccellenza, nel 2004 (lo stesso anno in cui si è celebrato il ventennale della fondazione del gruppo) la società viene rilevata proprio da alcuni ultras che avevano militato nel vecchio Nucleo 1984, e magicamente l’Ebolitana vinse il campionato di Eccellenza ritornando in D, con il tifo guidato dai gruppi rimanenti, ossia Hobos, Ebvri Fans e Brigata. Nel 2005 fu confermato i gemellaggio con gli ultras di Torre Annunziata, durante un Ebolitana-Savoia di coppa Italia. Nel nuovo campionato di serie D, una squadra ha però inciso fortemente sul destino della tifoseria eburina: il Cosenza. 

Gli scontri nella partita d’andata, provocarono una fitta pioggia di diffide a danno degli ebolitani, e non fu possibile per gli stessi presenziare al ritorno al “S. Vito” di Cosenza. Come si può facilmente immaginare, un episodio del genere provocò una ferita profonda tra i supporters ebolitani, al punto che si aprì una delle fasi più buie per l’intero movimento del tifo organizzato in città. Defilatisi gli Ebvri Fans, e scioltisi anche gli Hobos, per alcuni anni a seguire le sorti dell’Ebolitana è rimasta solo la Brigata 2001, che nonostante campi a volte ai limiti dell’impraticabilità e risultati non certo entusiasmanti, non ha mai fatto mancare la presenza in casa e in trasferta. 

I Vecchi Hobos
Nel campionato 2006/2007 nasce inoltre un forte rispetto, soprattutto da parte del gruppo Brigata, con gli ultras del Barletta. Inoltre nello stesso campionato vi è da ricordare la presenza degli ultras di Cerignola allo stadio di Lavello per l’andata dei playout di serie D, dove fu rinnovato lo storico gemellaggio con i pugliesi. Nonostante le oltre 4000 presenze nella gara di ritorno al “Dirceu”, l’Ebolitana non ebbe la meglio sul Lavello e retrocesse un’altra volta in eccellenza, aprendo così un periodo difficilissimo per il tifo ebolitano, costretto di nuovo per anni a confrontarsi con campi e tifoserie di livello nettamente inferiore al proprio blasone. In questo decennio nel 2004 e nel 2005 ricordiamo tra l’altro la nascita degli “Ultras ’04” e dei “Vecchi Hobos” che per alcuni anni hanno contribuito alla causa del tifo ebolitano.

Nel 2009 è nato un nuovo gruppo ultras, Pessimi Elementi, che così si va ad affiancarsi alla “Brigata”, facendo in modo che le presenze in casa ed in trasferta fossero leggermente più numerose che in passato.
La crescita numerica del gruppo Brigata è stata accompagnata dalla creazione di numeroso materiale come sciarpe, stendardi, adesivi, bandieroni di ottima fattura. Anche i Pessimi Elementi hanno fatto lo stesso, con sciarpe, felpe, adesivi e con lo striscione in pvc bianco, con scritta azzurra. 

Da menzionare inoltre la massiccia presenza in quel di Striano, per la finale playoff Striano-Ebolitana nel maggio 2009, che purtroppo però, nonostante il pareggio sul campo, ha visto il successo della formazione napoletana ai danni dell’Ebolitana a causa di una migliore posizione in campionato. L’anno successivo è stato quello della definitiva rinascita sia per la squadra che per il tifo, con alcune partite dove davvero il tifo ha toccato picchi degni di nota. Il campionato si  concluso con l’approdo in serie D per mezzo dei playoff, con oltre 3500 presenze allo stadio “Dirceu” per la finalissima playoff contro l’Isernia il 13 giugno 2010. 

Da segnalare in questi anni prima il gemellaggio con la tifoseria di Sarno, poi dopo qualche anno il forte rapporto di amicizia con i tifosi di Cervinara (in particolare con il gruppo Pessimi Elementi) e il peggioramento dei rapporti con gli ultras della Cavese, in occasione di una partita amichevole disputata nell’agosto 2010 allo stadio “Lamberti” di Cava.

Eboli, stadio Dirceu: curva Nord
Nel campionato di serie D 2010/2011 inoltre si forma un altro gruppo ultras, Amstaff Ultras Eboli, contestualmente alla creazione di uno striscione unico in curva nord, che riporta la sigla UCM (unione coerenza mentalità), dietro al quale si riconoscono i due gruppi ultras già in attività più l’ultimo arrivato Amstaff, assieme ad altri ultras storici provenienti chi dal Nucleo, chi dagli Hobos, ecc.
Da segnalare la rivalità nata con la Turris, oltre che la conferma della rivalità con la Casertana. E’ stata inoltre siglata un’amicizia con le tifoserie di Acireale e Noto.


Si ringraziano i tifosi biancazzurri che hanno finora collaborato alla ricostruzione della storia del tifo. Chi vuole integrare il contenuto della pagina, può scriverci a amarra.mail@libero.it