giovedì 26 luglio 2012

Memorie personali di un calcio che non c'è più: lo sfogo di un tifoso biancazzurro

Pubblichiamo un articolo apparso sul periodico ultrà http://www.sportpeople.net/ che riporta uno sfogo di un tifoso biancazzurro, in seguito all'ingloriosa fine della favola calcistica ebolitana.

L'articolo è intitolato "Memorie personali di un calcio che non c'è più" ed è stato pubblicato dal sito http://www.lapadovabene.is/blog/2012/07/25/memorie-personali-di-un-calcio-che-non-ce-piu/

In seguito al fallimento dell’Ebolitana, "La Padova Bene" riceve e pubblica questa lettera-sfogo di un ragazzo di Eboli.


5 Novembre 1998 – 23 Luglio 2012: MEMORIE PERSONALI DI UN CALCIO CHE NON C’E’ PIU’.


La nostra storia d’amore, che dura oramai da 14 anni, potrebbe avere inizio ancor prima, esattamente il 18 gennaio del 1998 in un Ebolitana Matera terminato col risultato di 1 – 1.

Tuttavia il nostro primo incontro lo voglio ricordare con un grandissimo copricurva azzurro sul quale spiccava la parola Nucleo. - “Tonino io vado allo stadio” – “E portati pure a Gianmaria” - Me lo ricordo ancora bene quello scambio di battute fra mio padre e mio nonno, era il 15 novembre del 1998, quando allo stadio Massajoli giocava l’Ebolitana contro il Sant’Anastasia.

La partita terminò 4 – 0 per gli avversari, non vidi nemmeno una volta entrare la palla in rete; la delusione sugli spalti era tanta, eppure quel giorno ero il bambino più felice al mondo, mi emozionai tantissimo nel vedere per la prima volta la curva in azione. Sognavo, un giorno, di essere partecipe anch’io in quella bolgia.

Nel frattempo gli anni passavano e fu inaugurato il Dirceu, non potrò mai dimenticare il primo derby con la Battipagliese giocato in quello stadio. Era il 2 dicembre 2001 quando, per la prima volta, costrinsi il Nonno, intimorito, ad andare a vedere la nostra Ebolitana; avevo appena 11 anni, ma avevo già capito l’importanza di quella partita. Stesso discorso accadde l’anno successivo per il derby contro l’Angri, avevo l’adrenalina alle stelle!!

Stagione 2004/05, iniziai ad andare allo stadio da solo. Il nonno era diventato troppo anziano per poter andare allo stadio tutte le domeniche; tuttavia l’8 maggio del 2005, in occasione dell’ultima di campionato, lo pregai di venire allo stadio.
Quel giorno vincemmo il campionato, volevo festeggiare insieme a lui la vittoria. Finalmente, di nuovo, Serie D!!! Il primo anno ci assegnarono il girone siciliano, ottenemmo 51 punti (record) e un 8 posto finale che ci andava anche un pò stretto.. Il secondo anno, invece, il girone pugliese; era la stagione 2006/07 e proprio il 19 novembre andai per la prima volta in trasferta, a sarno. Quel giorno, ricordo, che ero emozionato tanto quando nel 1998, mi tremavano gambe, braccia, avevo un fremito lungo tutto il corpo. Al termine della gara ero ancora più felice, ma non tanto per la vittoria, ma perchè da quella domenica, entrai a far parte del gruppo ultras Brigata 2001.

Purtroppo quell’anno, pur iniziando in modo scoppiettante, terminò con una grandissima delusione. Alla fine del campionato solo i Play Out potevano salvarci, l’avversario era il Lavello. Come poter dimenticare quella trasferta memorabile in 400 tifosi?! IMPOSSIBILE!!! La partita terminò col risultato di 2 – 1 a favore loro, ma come spesso accade, non vidi nemmeno un goal; ero troppo preso da fare il tifo sugli spalti. Al ritorno lo 0 – 0 casalingo non bastò e retrocedemmo in Eccellenza. Ricordo che piansi almeno per una settimana chiuso in casa.

A seguire ci furono 3 anni di purgatorio nei quali, ormai consolidata la mia appartenenza alla Brigata, ebbi una notevole costanza nel seguire l’Ebolitana sia in casa che in trasferta.

Stagione 2009/10, una delle più belle in assoluto. Il 17 febbraio vincemmo la Coppa Italia, quanto piansi di gioia quel giorno alzando al cielo il trofeo conquistato dalla mia squadra del cuore! Ma la felicità raggiunse l’apice il 13 giugno quando, vincendo i Play Off, ritornammo in Serie D per l’ennesima volta.

Stagione 2010/11, Serie D e che Campionato!!! Oramai, iscritto all’università di Pisa, non potevo garantire un’assidua presenza allo stadio, eppure con tanti sacrifici, coraggio e pazienza, in qualche modo, la domenica ero in giro per l’Italia a sostenere la capolista. Già, quell’8 Maggio 2011 (ancora una volta questa data) rimarrà per sempre indimenticabile, nel bene e nel male, perchè sancirà, nella storia, l’unica vittoria del campionato di Serie D da parte della mia Amata. La settimana precedente l’ho vissuta con una tale ansia addosso che poi la domenica scoppiai in un pianto liberatorio.. piangevo come un bambino al termine della gara, non riuscivo a controllarmi, ero felice. Tuttavia la sera seguente, a tavola, con un paio di componenti della Brigata, espressi un parere personale, lo ricordo ancora: ”Spero solo che questa promozione sia frutto di una società forte, altrimenti la Serie C sarà il nostro fallimento”

“Purtroppo ci avevo visto lungo quella sera del 9 maggio 2011…..” Dopo un calvario durato ben 40 partite l’Ebolitana retrocede in Serie D il 30 aprile 2012. Ed ora eccoci qua, oggi 23 luglio la mia Amata, sommersa dai debiti, ha dovuto alzare bandiera bianca e dichiarare fallimento. L’Ebolitana Calcio 1925 non esiste più. Non so di chi sia la colpa, nemmeno voglio conoscere il colpevole di questa storia, non farebbe alcuna differenza sapere un nome, tanto nessuno può portarmi indietro la mia squadra del cuore. Però una cosa é certa, il calcio di una volta non esiste più. Dove è finita la passione che muoveva migliaia di persone intorno a questo sport?!

Questo Business, i vostri interessi economici, la vostra Pa$ion€, ha infranto il mio sogno che avevo fin da bambino. Mi avete privato del mio svago, della mia felicità, avete fatto in modo che io la domenica non possa più mettere al collo quella sciarpa che mi rendeva orgoglioso della mia città, della mia squadra di calcio.

Tutto questo per i vostri soldi sporchi!

Avete ucciso il sogno di un bambino, seppur quel bambino oggi ha 22 anni. Grazie, G.C.




Fonte: la padova bene




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