lunedì 23 luglio 2012

E' il giorno della resa

E’ il giorno della resa. Un’altra dolorosa pagina nella storia dell’Ebolitana si sta scrivendo in queste ore di infinita tristezza per il calcio eburino. Il club biancoazzurro, infatti, oggi non presenterà la fidejussione bancaria necessaria per garantire l’iscrizione al prossimo campionato di serie D. Una resa senza possibilità di appello, un ulteriore duro colpo per la calda tifoseria della città della Piana, che dopo tutte le vicissitudini della scorsa stagione, conclusasi con la cocente retrocessione nel campionato dilettanti, è costretta a subire questa ulteriore onta. Il disimpegno della dirigenza dello scorso anno ha portato tutte le quote societarie nelle mani di Daniele Piraino, unico rimasto a cercare di salvare la squadra biancazzurra.

Il dirigente siciliano, ora, abbandonato al suo destino, attacca duramente la classe politica della città: «Sono stato lasciato solo, il sindaco e la giunta comunale hanno ritenuto che in questo momento esistano problematiche più importanti dell’Ebolitana. Avevo cercato un aiuto dall’imprenditoria locale, ma anche loro dopo tante promesse si sono tirati indietro. Piraino spiega la sua sensazione anche riguardo l’altro progetto calcistico che sta sorgendo al Dirceu: «Potrebbero parlare chiaramente, mi sembra palese che preferiscono dare un aiuto al Città di Eboli in Eccellenza e non all’Ebolitana in serie D. Ne prendo atto, tenterò fino all’ultimo di salvare la squadra, in ogni caso con il budget raccolto in questo periodo farò richiesta alla Federazione d’iscrizione a un campionato minore, affiancando alla prima squadra la juniores e le squadre giovanili perché i giovani devono e dovranno essere la maggiore risorsa di questo territorio e di questa squadra». 

Un’amarezza difficile da smaltire per Piraino, un dirigente che nell’Ebolitana e nella città di Eboli aveva fortemente creduto ma al quale è mancato un forte appoggio nel momento di maggiore difficoltà. La massima espressione calcistica ebolitana per la prossima stagione sarà quindi il Città di Eboli, progetto ambizioso guidato dai fratelli Belardi e da Toni Procida, che sperano di poter contare anche sull’appoggio della delusa tifoseria, divisa fra due squadre, una caduta in disgrazia ma che rappresenta la storia del calcio in città, e l’altra, nata da pochi mesi, molto ambiziosa e con grandi possibilità di crescita.

Fonte: ReSport.it

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