Le accuse mosse dal tecnico dei falchetti Gianluca Grassadonia, che al termine della sfida di domenica scorsa al Dirceu aveva denunciato un atteggiamento intimidatorio da parte di pubblico e della società di casa, offendono gli ebolitani. Riportiamo integralmente le dichiarazioni pubblicate dal sito di informazione sportiva Resport che, se fossero confermate nella loro interezza,
sarebbero altamente offensive per l'intera città di Eboli: «Siamo stati aggrediti ripetutamente e con una violenza inaudita. Questo non è sport.
Quello che è successo precedentemente alla partita è vergognoso come è vergognoso che certi personaggi finiscano nel calcio professionistico. Il calcio è un’altra cosa. Il loro presidente in settimana mi aveva elogiato, ma ha assistito alla mia aggressione senza intervenire. Ogni mio commento è superfluo. Quanto successo è da terzo mondo. In casa nostra rispettiamo le squadre che arrivano perché è giusto che sia così. Ed è inaccettabile un tale trattamento». A queste parole dell’ex allenatore della Salernitana, si è opposto ovviamente il patron biancazzurro, Armando Cicalese, che ha ribadito l'assoluta infondatezza di tali dichiarazioni. Per quanto ci riguarda, come redazione di questo blog, essendo stati presenti sui luoghi oggetto delle dichiarazioni del mister casertano e del citato sito infromativo, possiamo confermare le dichiarazioni di Armando Cicalese che smentiscono i fatti riportati nelle dichiarazioni pubblicate da Resport: prima della gara, nei pressi degli spogliatoi, si sono verificati alcuni attriti tra giocatori, subito sedati dalle rispettive dirigenze (come abbiamo riportato fedelmente nella cronaca della gara, nel servizio post partita pubblicato sul nostro blog), ma assolutamente degne di poca nota, e sicuramente non paragonabili alle aggressioni sopra descritte. In tribuna inoltre, su più di tremila spettatori presenti sulle gradinate del Dirceu, nei pressi della tribuna stampa ci sono stati solo due tifosi che hanno inveito verbalmente e a distanza nei confronti del telecronista dell'emittente Teleprima, reo, a detta di costoro, "di aver offeso e provocato la tifoseria biancazzurra nel corso della telecronaca effettuata durante la gara d'andata al Pinto di Caserta". Il resto del pubblico ha sicuramente dimostrato accoglienza e sportività, non avendo avuto alcun atteggiamento violento. Peraltro le forze dell'ordine, (i carabinieri nello specifico) hanno assicurato un servizio d'ordine accurato su tutto l'impianto e nei pressi della tribuna stampa, per cui non c'è alcun motivo per dichiarare che "quanto è successo è da terzo mondo": una frase davvero offensiva per tutta la città di Eboli e per la sportività degli ebolitani. E' ovvio che Armando Cicalese ha centrato il punto: "Sarebbe stato più corretto dire che l'Ebolitana è la squadra più forte e che la Casertana, per giustificare la sconfitta, ha provato ad arrampicarsi sugli specchi".
Invitiamo quindi mister Grassadonia a rettificare o smentire le dichiarazioni riportate da Resport perchè i cittadini e gli sportivi ebolitani non meritano tali parole.
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