EBOLI. Giggetto Serrapede saluta, ringrazia e se ne va a testa altissima: «L’esperienza con l’Ebolitana è stata positiva al massimo ma adesso ho deciso di cambiare aria. Aspetto una chiamata fuori regione, penso di essermela meritata, cerco la svolta come allenatore dopo trent’anni di calcio, tra protagonista del campo e mister con qualche esperienza maturata».
Gli ultimi due anni da mister dell’Ebolitana, così caratterizzati: ripartenza onorevole dalla Prima Categoria, dopo le note vicende societarie in uscita dal professionismo effimero e dalla breve durata, quindi la cavalcata significativa in Promozione grazie al ripescaggio dell’estate scorsa.
Serrapede si sofferma sull’ultima annata: «Un gruppo fatto di tanti ragazzi, ad eccezione di Di Mieri e degli attaccanti Campione e Mangrella. Tanti sacrifici, belle soddisfazioni, a volte ho giocato con 8 under, dando ampio spazio ai classe ’96. Vorrei ricordare Compagnone, De Pascale e assieme a loro tutti i ragazzini lanciati nel corso dell’annata. Abbiamo sfiorato l’ingresso in zona playoff, dando sempre il massimo, mai sfigurando».
Da quel che si capisce, pur essendo stato addio consensuale con strette di mano tra amici, è mancata la scintilla della programmazione, cioè di un passo in avanti per la stagione ventura a livello di obiettivi e di ambizioni: «A Eboli resterò per sempre una bandiera, scusate l’immodestia, e l’Ebolitana per me resta comunque una fede. Ma il ciclo s’è chiuso, credo di meritarmi un’occasione che possa farmi fare il salto di qualità come allenatore. Dalle nostri parti la situazione è complicatissima, al momento non ci sono tracce di società pronte a progettare qualcosa in queste categorie. Ho la valigia pronta, ancora una volta ». (m.m.)
Fonte: laCittà
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono liberi (non necessitano di registrazione), ma non verranno pubblicati post volgari o violenti